A inizio dicembre avevo tra le mani il nostro libro di fiabe, lo sfogliavo e pensavo che era proprio bello, ben realizzato, belle storie e belle illustrazioni. Era il prodotto un concorso letterario che era nato insieme alla pandemia, da qualcosa di brutto era venuto qualcosa di bello e mentre mi facevo tutti questi ragionamenti mi sono detta: “e io lo regalo a Conte e Mattarella!”.

 

Proprio così, a Conte perchè, volenti o nolenti, se pensi al Covid non puoi non pensare a Conte, ai suoi messaggi alla nazione, a tutto quello che ha dovuto affrontare in Europa e in Italia, errori ce ne sono stati ma sfido chiunque a non farne in una situazione così e poi lui, il nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che a titolo personale ho sempre ammirato per dirittura morale e per cui provo un reverenziale timore.
Ho comprato le buste imbottite al Piccolo Emporio di Stella e in men che non si dica ero lì che scrivevo le due lettere accompagnatorie e quella per Mattarella iniziava così:
 
Caro sig. Presidente,
sono un pò emozionata a scriverle ma fiera di mandarle il nostro libro di fiabe come dono per questo Natale di un anno così difficile per il nostro Paese.
 

ed era proprio così, ero fiera, nel mio piccolo, di poter inviare alle due maggiori cariche del nostro Paese il nostro libro di fiabe a testimonianza che anche una piccola Associazione di un piccolo paese può fare la differenza  e reagire di fronte a un momento così dofficile.

 

Ho guardato le due lettere scritte a mano e ho pensato “mamma mia come scrivo male!” Ma che potevo farci?! chiuso le buste e spedite.

Sono passati i giorni e il mese di dicembre, come sapete tutti, è stato un mese molto impegnativo sia per gli impegni associativi sia a livello familiare, alberi, presepi, regali… però ogni tanto ci pensavo… chissà se li avranno ricevuti, chissà se li avranno visti…

Poi sono arrivati i giorni di festa e anche noi volontari per due settimane ci siamo concessi delle meritate vacanze.

 

Un pomeriggio di gennaio Katia ed io arriviamo in sede per prendere la Fiat 16 e salire al Banco Alimentare di Aosta. Entriamo e vediamo la buca con alcune lettere, mi fermo, la apro dicendo “si ricomincia con la pubblicità”, Katia ride ma poi vediamo il logo sulle buste e restiamo tutte e due mute.

Entriamo in sede con borse e borsine e le buste… “dai, apri, apri che vediamo cosa scrivono” mi dice Katia e poi una grande emozione. Tutti e due avevano ricevuto il libro e tutti e due ci avevano risposto… chi l’avrebbe mai detto?

 

Il premier Conte ci ringrazia vivamente per l’omaggio del libro di fiabe e per le gentili parole di apprezzamento e stima rivoltegli. Manifesta il suo più sentito apprezzamento per il prezioso lavoro che l’Associazione svolge e per le nobili iniziative intraprese. Auguri di buon lavoro e di sempre maggiori successi a tutti i volontari impegnati con responsabilità e coesione verso i più bisognosi.

Ma la gioia più grande è venuta dal biglietto scritto di suo pugno dal Presidente Mattarella: “la ringrazio molto per avermi inviato “Io scrivo una storia” e complimenti per l’iniziativa. E’ stato un modo coinvolgente di reagire alla pandemia e non dubito che sia stao condiviso ampiamente. Con gli auguri migliori. Sergio Mattarella”.

E io me lo sono immaginato il nostro Presidente che nel suo studio scriveva il bigliettino con davanti la nostra lettera…

Qualche giorno fa il Premier Conte, nel discorso davanti al Senato, ha ringraziato le associazioni sul territorio, definendole “fondamentali” perchè hanno contribuito alla tenuta sociale della pandemia. Lasciatemi pensare che ci sia una piccola parte anche di noi in queste parole.

E ora?! Beh, ora è il momento di partire con un nuovo anno che ci vedrà ancora più motivati nel portare avanti la nostra attività e ad iniziare nuovi progetti sempre vicini alla gente!
 
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