Donnas – lntervista alla Presidente dei Volontari del Soccorso di Donnas.
Sempre bene non dare niente per scontato: come nascono, chi sono e che cosa fanno i “Volontari del Soccorso di Donnas”?
L’Associazione Volontari del Soccorso di Donnas nasce nel 1983 e a partire dal 2012 svolge esclusivamente attività a carattere sociale organizzata in progetti. 1 AENEAS: dedicato al trasporto e all’accompagnamento di persone. segnalate dai servizi sociali, che hanno bisogno di recarsi presso strutture di cura o di diagnosi. 2 DEMETRA: con cadenza mensile, distribuiamo nella sede di via Roma 162 pannolini, omogeneizzati, pastina, minestrine, latte in polvere o liquido per neonati e per la crescita. biscotti, creste lenitive che sollevano un po’ le condizioni di difficoltà segnalate dallo sportello sociale. Durante il lockdown gli aiuti non sono stati sospesi, ma effettuati a domicilio con l’aggiunta di giochi e colori per i bambini. A partire dal gennaio 2021. oltre ai consueti generi di prima necessità, sono iniziate le distribuzioni anche di vestitini usati. 3 RIEMPIAMOILPIATTO: prevede la distribuzione di generi di prima necessità alimentari (pasta, riso. farina, sale. zucchero, olio…) e beni di consunto per l’igiene personale e la pulizia della casa (detersivi, shampoo, saponi …) per nuclei familiari in difficoltà economica. Durante lockdown abbiamo provveduto alla consegna a domicilio dei generi di prima necessità ai nuclei familiari segnalati dal comune di Donnas.
Quest’ultima iniziativa che avete chiamato “Spassatempo”, come nasce? Spassa: da assimilare a spassarsela o piuttosto a spazza, con una pronuncia meno dura, più domestica?
Il termine Spassatempo è nato da un gioco di parole che vuole indicare un modo per passare il tempo divertendosi. Il progetto è nato per cercare di portare un po’di sollievo alle famiglie al cui interno ci sono persone affette da malattie neurodegenerative. In un momento in cui tutto converge sul COVID-19, tante altre patologie sembrano passare in secondo piano e famiglie che già prima dell’emergenza sanitaria affrontavano momenti difficili, si sono ritrovate ancora più sole a gestire situazioni e o momenti di sconforto. Le nostre scatole Spassatempo contengono attività di svago. pensate per aiutare la motricità”fine” e per stimolare l’attenzione e la concentrazione, ma anche libri o attività pensate per il cosiddetto “caregiver”. figura spesso “trascurata”.su cui grava un enorme peso psicologico ed emotivo. Ogni scatola è pensata e realizzata individualmente, in base alle risposte al questionario (ed eventualmenute ad un contatto telefonico per alcuni chiarimenti) e quindi realizzata “su misura”. La consegna a domicilio, effettuata nel rispetto delle normative vigenti anticovid è volta a riallacciare i rapporti umani messi a dura prova dal perdurare delle varie chiusure.
Nel Comunicato Stampa, nel breve spazio di una frase, ricorre due volte il termine normale/normalmente: qual è per voi, nel momento particolare che stiamo vivendo, la definizione meno azzardata di “normale”?
Sinceramente, se è sempre difficile definire la “normalità”. in questo particolare momento storico, in cui tutto è in discussione e niente è stabile, “normale”, se riferito alle condizioni di vita delle famiglie. potrebbe essere letto come “meno problematico” rispetto a situazioni in cui la vita è una somma di problemi!
La prima fase della proposta prevede la somministrazione di un questionario: chi l’ha pensato e a chi é rivolto?
Il questionario è stato elaborato all’interno del nostro gruppo di lavoro, in aasociazione, e condiviso con i due partner (gruppo alpini Donnas e A.L.I.Ce) e dopo alcune revisioni. è arrivato alla forma definitiva.
Come pensate di raggiungere i destinatari per i quali il questionario è stato pensato?
Per questo ci siamo affidati molto all’aiuto degli otto comuni che partecipano al progetto e inoltre il questionario sarà scaricabile dai siti ufficialidi tutti e diffuso da newsletter e social media.
Il territorio a cui vi rivolgete è disomogeneo. nel senso di non coerente, potremmo dire a macchia di leopardo: quale la spiegazione a questa scelta?
Abbiamo scelto otto comuni che attraversassero tutta la regione da nord a sud, comuni di varie dimensioni, in territori diversi che potessero dare uno spaccato della nostra regione. D’altronde, abbiamo riscontrato in ogni caso grande disponibilità, direi di più, man mano che il progetto veniva spiegato nei dettagli, era evidente e percepibile la partecipazione a carattere emotivo degli interlocutori.
La collaborazione con gli Alpini di Donnas e con A.L.I.Ce: quali sono le cose in comune, come nasce la decisione di collaborare?
La collaborazione con il Gruppo Alpini di Donnas dura da circa 15 anni: ci aiutano da sempre nelle raccolte di beni di prima necessità che organizziamo nei supermercati o nelle farmacie della nostra zona per i diversi progetti. Il sodalizio si è consolidato durante l’emergenza dello scorso novembre, quando abbiamo consegnato insieme i pasti agli anziani di Donnas. Con A.L.I.Ce la collaborazione è decennale ed è abbinata alle mattinate di prevenzione sanitaria effettuate insieme a Pont-Saint-Martin. Quando è nato il progetto degli Spassatempo è stato spontaneo pensare di chiedere il loro aiuto per le consegne: agli Alpini per la carica di umanità che da sempre portano con sé e ad A.L.I.Ce per le competenze maturate. Non si deve pensare al progetto degli Spassatempo come semplici scatole al cui interno ci sono alcune riviste o giochi messe lì a caso, la cura e l’attenzione sono alla base di tutto, sono scatole pensate individualmente, consegnate a casa, di persona, questo solo fatto potrà arrecare un giovamento sia da un punto di vista psicologico che pratico ed informativo alle famiglie visitate, affinché nessuno si senta dimenticato. Margherita Barsimi