“Scrivere aiuta noi e gli altri”
È diventato un libro – esaurito in pochi giorni e in ristampa – il concorso letterario dei Volontari del soccorso di Donnas, ideato per aiutare le persone a superare il lockdown: “Inizialmente si pensava fosse una cosa per bambini – dice Sandra Bagatella, presidente dell’associazione -, ma l’idea ha superato i confini d’età e quelli regionali arrivando lontano, dove famiglie intere si sono date da fare per scrivere una fiaba”. Oltre al luogo e un richiamo a una leggenda valdostana, uno degli elementi della consegna era la magia: “Un po’ è stato davvero così, perché il Covid-19 ci ha dato molti problemi, ma la Maga dal rosso mantello ha aiutato a trovare soluzioni che sono diventate il libro “Io scrivo una storia”.
Il libro, oltre a “Il magico maniero di Issogne” di Erica Sarteur 1° della categoria adulti e a “Le incredibili imprese del gigante Garganmià” di François Danna 1° per la categoria bambini, conta altre 4 storie prese dai secondi classificati e da due menzioni speciali che hanno raccontato la pandemia. Dopo pochi giorni che è arrivato nei negozi Tendenziale di Pont-Saint-Martin, Il piccolo emporio di Stella a Donnas, Farmacia San Giorgio di Hône, alimentari Danna di Champorcher, Il bazar di Sandra a Issogne, Farmacia Quey a Verrès, a Saint-Marcel la tabaccheria Morabito e ad Aosta presso il Lab Creò, è andato letteralmente a ruba: “I libri dovevano essere distribuiti nelle biblioteche – continua Sandra Bagatella -, ma il lockdown ci ha fatto cercare altre strade. Le adesioni dei negozianti sono state importanti perché il ricavato alimenterà il progetto Demetra che aiuta i bambini con famiglie in difficoltà economica”.
Non solo scrittura, ma anche illustrazioni uscite dalle matite di Fabio Roveyaz e Ilaria Ticino: “Una boccata d’aria pura – dice Fabio Roveyaz – due settimane di distrazione in un brutto periodo e poi si aiuta il progetto Demetra. Io mi sono dedicato a illustrare il gigante Garganmià e l’Hommo servadzo di Teresa Charles. La storia di François Danna è incredibile, così ho pensato di dare al gigante il suo volto. Abbiamo fatto un gran lavoro di squadra per avere un libro che mette serenità”.
“La scrittura è di auto-aiuto – dice la dottoressa Rita Berto, psicologa e ricercatrice presso l’Università della Valle d’Aosta – se permette di elaborare aspetti della nostra vita per affrontarla meglio o a raccontare qualcosa per aiutare gli altri, anche in chiave fantastica”. Anna Mognol, nove anni, di Pont-Saint-Martin, nella sua storia ha esorcizzato e battuto il Covid-19 affidando l’impresa a due super bassotti: “Anna è figlia unica – dice la mamma Chiara Costabloz – con la scuola chiusa e nessun amico da incontrare, il concorso è stato un modo per impegnarsi in qualcosa di diverso”. L’ispirazione è arrivata dal cucciolo di casa: “Poco prima del lockdown – dice la mamma – abbiamo preso questo cagnolino, che le ha fatto da compagnia e ispirazione. In un pomeriggio ha scritto la storia, ricopiata in bella, fotografata e inviata”. Il concorso ha poi riscoperto la posta ordinaria, con tanto di busta sigillata con ceralacca: “Tutto organizzato nei minimi dettagli e Anna era molto contenta – dice la mamma – poi la notizia di essere in finale, di essere pubblicata e invitata alla premiazione è stata un’emozione”.
Il libro è arrivato anche a Graz, in Austria, dove da ormai 12 anni vive Alice Falchero, originaria di Saint-Vincent, mamma di Adrian, che ha poco più di 1 anno: “Ho visto il libro su facebook- dice Alice Falcioni – e prenderlo è stata una decisione immediata, A Adrian piace “leggere” e avendo a disposizione racconti ambientati nella terra di origine della mamma, sono sicura che potrò fargli nascere un po’ di curiosità e voglia di scoprire i luoghi raccontati nel libro”.