Nasce un servizio di trasporto sociale

Nov 26, 2012

L’iniziativa partita dai Volontari del soccorso di Donnas a favore di persone anziane o in difficoltà economiche

PONT-SAINT-MARTIN.

Il momento storico che viviamo impone tagli di finanziamenti con inevitabile riduzione dei servizi. In completa controtendenza il progetto Aeneas dei Volontari del Soccorso di Donnas che, dal 20 novembre, giorno della presentazione a Pont-Saint-Martin del progetto alle associazioni che si occupano di sociale, forniranno un servizio di trasporto sociale per persone anziane o in difficoltà: «Ho pensato al nome Aeneas – spiega Sandra Bagatella, presidente dei Volontari del soccorso di Donnas -, ricordandomi l’immagine di Enea che esce da Troia in fiamme con il padre sulle spalle».

Alla riunione hanno partecipato i responsabili della Parrocchia di Pont-Saint-Martin, della Caritas, dell’Associazione Insieme, le assistant d’hameau e Ornella Canesso, responsabile dello Sportello Unico Sociale, nuova realtà territoriale. Uno dei problemi che queste associazioni devono affrontare con i loro assistiti sono i trasporti: «In zone montane bisogna spostarsi per trovare i servizi sanitari – spiega Roberto Milanaccio, direttivo dei Volontari del Soccorso -, sempre più spesso persone anziane, magari sole, o giovani, ma in stato di difficoltà economica, non riescono ad affrontare i costi per un trasporto». Qui entra in gioco il plusvalore del progetto: «I costi del servizio li assorbiamo noi – continua Milanaccio -, grazie al contributo del 5 per mille dei nostri sostenitori e, visto che molti fanno pagare per questi servizi, abbiamo deciso di impegnare questi soldi per la comunità che è in stato di necessità».

Le associazioni intervenute sono chiamate a un ruolo basilare, anche “antifurbo”: «Chi ha il polso della situazione dei singoli sono loro – spiega Riccardo Gambino, direttivo Volontari del Soccorso -, in questo modo possono indirizzare chi ha davvero necessità di trasporto filtrando chi potrebbe approfittarsene».

Un progetto che ha riscontrato un notevole entusiasmo e che si evolverà nel futuro: «Per ora possiamo trasportare solo persone che abbiano un minimo di autosufficienza – spiega Giovanni Locci, direttivo Volontari soccorso-, ma il nostro obbiettivo è quello di offire trasporti più qualificati, anche per i disabili».

Altro compito di Aeneas è quello di essere accompagnatori: «Non ci limitiamo a prendere una persona a casa e a riportarla – continua Sandra Bagatella -, ma li accompagniamo nelle strutture e rimaniamo con loro. In fondo Enea non trasportava un pacco».

Un servizio innovativo, senza costi a carico dell’utenza è destinato ad avere successo, con conseguente aumento delle spese: «Siamo davvero tranquilli – spiega Roberto Milanaccio -, perché la popolazione ha sempre premiato il nostro lavoro con il 5 per mille e le donazioni. Grazie a loro non abbiamo mai chiesto sostegni pubblici, e siamo certi che non ci abbandoneranno neanche questa volta».

Vista l’epoca, i responsabili delle associazioni intervenute sono rimasti stupiti: «Sicuramente daremo voce all’iniziativa. I trasporti sociali sono sempre stati un costo – spiega Ornella Canesso, dello Sportello sociale -, avere questa possibilità ci permette di aiutare tante persone». Aeneas è un progetto che ha però bisogno di essere alimentato da volontari: «Il volontario che partecipa deve saper guidare – conclude Roberto Milanaccio -, non c’è bisogno di formazioni particolari o abilitazioni al soccorso. Quindi siamo disponibili ad accettare persone che ci aiutino in questo progetto innovativo».

Roberto Belluco

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