DONNAS Consegnate le prime scatole del progetto dei Volontari del Soccorso
Sono arrivate al reparto di Pediatria dell’ospedale Beauregard le prime scatole Spassatempo, il progetto dei volontari del soccorso di Donnas che, dopo aver concluso la prima edizione dedicata ai pazienti con malattie neurologiche, si sonoconcentrate sui più piccoli, costretti in ospedale, nel periodo natalizio ma non solo.
Siamo stati un po meno presenti del solito sui social ma dicembre per noi e un mese molto impegnativo – scrivono i volontari del soccorso della presidente Sandra Bagatella sulla loro pagina social -. Abbiamo organizzato le distribuzioni dei nostri progetti Demetra e Riempiamoilpiatto, i trasporti ma quest’anno abbiamo avuto anche un progetto in più – dicono, riferendosi a] progetto gli Spassatempo in pediatria, «Eccolo il nostro Natale, abbiamo consegnato le prime scatole ai bambini ricoverati, perché la magia del Natale arriva ovunque». Sono due le versioni degli Spassatempo per i più piccoli. Una collaborazione con la scrittrice di libri per l’infanzia Merilù Lanziani ha portato due storie originali: una a tema magico, ambientata nel Medioevo, al castello di Issogne, tra fate e folletti biricchini; l’altra., a tema dinosauri che si svolge nei giorni nostri e che prende spunto dalla mostra paleontologica ospitata all’area megalitica e che racconta le avventura di una bambina che visita l’esposizione in gita scolastica.
Basandosi sui racconti di Lanziani, i volontari hanno creati tante occasioni di intrattenimento per i bambini: dai puzzle alle immagini da ritagliare e colorare, disegni, giochi di puntini e molto altro.
Nelle scatole creative, anche i libri con le illustrazioni di Fabio Roveyaz e Nina Mancuso. II progetto é sostenuto dall’Ordre International Anysetiers, Commanderie de la Vallée d’Aoste di Pont-Saint-Martin e dall’iniziativa di solidarietà che ha visto la partecipazione di tre artigiane – Corinne Challancin (Golose Emozioni di Amad) Roberta Sabadlni (Pan di Zenzero di Aosta) e Giulia Grappein (Egò Arte Varia di Cogne) che hanno devoluto una parte del ricavato dei loro manufatti.