La notizia è stata riportata da tutti i periodici locali, non è quindi uno scoop quello che il Corriere della Valle intende proporre ai suoi lettori ma una lettura che esula dalla semplice notizia di cronaca: il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. ha scritto alla Presidente dell’Associazione Volontari del Soccorso di Donnas per complimentarsi per il ‘modo coinvolgente di reagire alla pandemia” che “non dubito sia stato condiviso ampiamente”.
Dell’iniziativa. che risale alla prima fase del lockdown. e della sua conclusione con la stampa e la divulgazione del libro di racconti “… Io scrivo una storia”, il Corriere aveva a suo tempo già scritto, quello che non era stato detto era che, nel mese di dicembre, una copia del libro era stata inviata al Quirinale… Nemmeno Sandra Bagatella, Presidente dell’associazione. si aspettava una risposta; chi come Fabio Roseyaz, uno dei due illustratori delle favole prescelte per essere inserite nel libro (l’altra è Ilaria Ticino) non era neppure al corrente dell’omaggio inviato a Roma, dopo l’iniziale e più che legittima reazione di orgoglio e di soddisfazione, ha accettato di condividere con i lettori del Corriere della Valle alcune considerazioni, che prescindono dal caso specifico e personale.
‘In tempi come quelli che stiamo vivendo (e non sto neppure a ripetere le tante difficoltà nella vita quotidiana, nelle relazioni sociali di tutti, a volte aggravate dalla malattia, penso anche solo allo stravolgimento nella vita dei nostri figli) che il Presidente Mattarella riconosca il valore sociale di un gruppo di volontari che, in prima linea, danno dei segnali di solidarietà a chi vive in condizioni di emergenza e d’indigenza, è una boccata di ossigeno a chi soffre, ma anche a tutti noi che assistiamo, impotenti, a “sceneggiate” inquietanti da parte di donne e uomini che avrebbero il compito arduo e insostituibile di condurci verso la normalità!
D’altro canto. il messaggio ancora più importante lo vedo nell’attenzione alle periferie, in questo caso, geografiche: una regione. la nostra, lontana non solo fisicamente dalla Capitale, che riesce a rendersi visibile e interesante non per questioni politiche, ma per un esempio positivo d’intraprendenza no profit
Infine, ed è l’ultimo motivo di grande positività, la percezione che insieme si può…Dall’invito a trasformare la “clausura” in un’occasione di creatività letteraria, aperta a scrittori, sia esrdienti che sperimentati, a bambini e ad anziani, che si allarga ulteriormente agli illustratori, alla stampa e alla distribuzione in punti convenzionati ín tutta la VaIle, alla sfida, se si vuole, coraggiosa e ingenua nello stesso tempo di spedire due copie a Roma, una al Quirinale l’altra a Palazzo Chigi! Da quando ho iniziato la collaborazione con i Volontari del Soccorso, disegnando Smiley, la loro mascotte, ho avuto modo di capire una cosa molto importante: quando qualcuno ha scritto ‘Nessun uomo è un’isola”, viveva in un arcipelago dove i ponti erano fatti di solidarietà e di collaborazione…”. Margherita Barsimi